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Κυριακή, 12 Μαΐου, 2024

Ολοκληρώθηκε η τριήμερη επίσκεψη του Πατριάρχου στη Νάπολη της Ιταλίας

ΟΙΚΟΥΜΕΝΙΚΟΝ ΠΑΤΡΙΑΡΧΕΙΟΝ

Η Α.Θ. Παναγιότης ο Οικουμενικός Πατριάρχης Βαρθολομαίος, το Σάββατο, 25 Νοεμβρίου, το μεσημέρι, επέστρεψε στην Πόλη, με την συνοδεία του, μετά την τριήμερη επίσκεψή του στη Νεάπολη της Ιταλίας. Την Παρασκευή, 24 Νοεμβρίου, απηύθυνε την εναρκτήρια ομιλία των εργασιών του θεολογικού Συνεδρίου “La Liturgia segno del cammino di unita’ nella Chiesa sinodale”.

Ο Παναγιώτατος αναφέρθηκε στην έννοια της συνοδικότητας στην Εκκλησία, και σημείωσε, μεταξύ άλλων, ότι στην αρχαία λειτουργική παράδοση, που ισχύει στην Ορθόδοξη Εκκλησία, είναι αδύνατο να τελείται η Λειτουργία χωρίς τον λαό, όπως, εξίσου, αδύνατο είναι και να τελείται χωρίς τον ιερέα. “Έτσι, η Λειτουργία διδάσκει την αληθινή σχέση μεταξύ ατόμου και κοινότητας, μεταξύ κάθε μέλους και ολόκληρου του σώματος”, επεσήμανε.

Ο Παναγιώτατος συνεχάρη τους διοργανωτές του συνεδρίου, που έθεσαν στο επίκεντρο της συζητήσεως, “τη δύναμη του χαρίσματος της ενότητος, που εκφράζεται μέσω της Λειτουργίας, του Τριαδικού Μυστηρίου και της Συνοδικότητος, αλλά και στην πορεία που ακολουθούν οι Εκκλησίες μας για να αποκαταστήσουν την ορατή ενότητα του Σώματος του Χριστού, υπό το φως της ιστορίας που έζησαν μαζί οι Εκκλησίες και οι λαοί της Μεσογείου στο πέρασμα των αιώνων”. 

Το απόγευμα της ίδιας ημέρας, ο Παναγιώτατος επισκέφθηκε το Benevento όπου προσκύνησε το λείψανο του Αγίου Βαρθολομαίου στον ομώνυμο Ναό και στη συνέχεια την κωμόπολη Ariano Irpino, γενέτειρα του Θεοφιλ. Επισκόπου των εν τη Πόλει ΡΚαθολικών Massimiliano Palinuro, ο οποίος συνόδευσε τον Πατριάρχη στην επίσκεψή του αυτή στη Νεάπολη. 

Ο Παναγιώτατος, στην ομιλία του, αναφέρθηκε στην πολυετή γνωριμία του με τον Επίσκοπο Massimiliano, στην ευγένεια, στα χαρίσματα και την ανοικτότητα του χαρακτήρα του, καθώς και στην αφοσιωμένη διακονία του υπέρ των Ρκαθολικών πιστών της Σμύρνης, αργότερα της Τραπεζούντας και σήμερα της Πόλεως.

Αυτός ήταν και ο λόγος, που, όπως είπε, θέλησε πριν την επιστροφή του στην Πόλη, να επισκεφθεί την ιδιαίτερη πατρίδα του ΡΚαθολικού Επισκόπου, προκειμένου να τον τιμήσει με αυτόν τον τρόπο ενώπιον των συμπολιτών του.

SALUTO DI SUA SANTITA’ BARTOLOMEO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI – NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO DURANTE L’APERTRURA DEL CONVEGNO “LA LITURGIA SEGNO DEL CAMMINO DI UNITA’ NELLA CHIESA SINODALE” (Napoli, 24 Novembre 2023)

Eccellenza Reverendissima Arcivescovo Metropolita di Napoli, Mons. Domenico Battaglia,

Ἱερώτατε Μητροπολῖτα Ἰταλίας κ. Πολύκαρπε,

Cari Relatori,

Eminenze, Eccellenze, Illustri Autorità,

Distinti Ospiti,

Fratelli e Sorelle,

È con sentimenti di gratitudine al Signore che abbiamo accolto l’invito per portare un breve saluto e aprire i lavori di questo interessante Convegno, intitolato: “La Liturgia, segno del cammino di unità nella Chiesa Sinodale”.

In un tempo in cui la nostra Sorella Chiesa Romano-Cattolica vive il momento di grazia del cammino sinodale, inteso come il camminare insieme nel discernimento e nella ricerca della volontà di Dio come comunità cristiana, l’approcciarsi alla Liturgia, come segno di unità, ci fa tornare in mente le parole di San Giovanni Crisostomo contenute nel commento al primo versetto del Salmo 149. In forma completa essa suona nei seguenti termini: “Ἐκκλησία γάρ συστήματος καί συνόδου ἐστὶν ὄνομα”, che potremmo tradurre in modo traslato con “La Chiesa, infatti, è nome per un cammino insieme e dove tutto sta insieme in armonia”. 

Dentro questo cammino e nell’armonia delle cose di Dio la Liturgia manifesta l’unità tra il Primus ed i molti, tra Dio ed i credenti ma anche tra i molti e Dio stesso, secondo il concetto di sinodalità della Chiesa Antica. Infatti, nella antica tradizione liturgica, in vigore nella Chiesa Ortodossa, è impossibile celebrare la Liturgia senza il popolo, ma è anche impossibile celebrare la Liturgia senza il sacerdote. Così la Liturgia insegna il vero rapporto tra persona e comunità, tra ogni membro e con tutto il corpo.

Vera unità tra il Cristo-Dio e la Comunità degli uomini, la Chiesa si compie e si manifesta nell’Eucaristia, perché “la Chiesa – scrive Evdokimov – è là dove la Eucaristia è celebrata”.[1] Nella Liturgia di San Giovanni Crisostomo, si prega nelle litanie “per l’unione di tutti”, ma la forza di questa invocazione non si limita ad un sterile richiamo di unione; essa coinvolge “la pace del mondo intero” e la “stabilità delle Sante Chiese di Dio”, perché il camminare assieme percepisce in sé lo stare tutto in armonia. 

Cammino di unità nella liturgia, nella sua massima espressione è l’unione teandrica del Figlio di Dio, Dio e Uomo, che nell’Eucaristia, comunione e sinergia divino-umana, realizza la manifestazione definitiva di Dio in Cristo. A tal proposito scrive il noto teologo John Meyendorff: “Ogni chiesa locale dove si celebri la divina liturgia dell’Eucaristia ha le caratteristiche della vera chiesa di Dio: unità, santità, cattolicità e apostolicità. Queste caratteristiche non possono appartenere a nessuna assemblea umana: esse sono i segni escatologici donati a una comunità dallo Spirito di Dio”.[2]

Sorelle e Fratelli nel Signore,

Ammirando il programma di questo convegno, non possiamo che felicitarci con la Direzione del progetto e con il Comitato scientifico che lo ha pensato, perché esso ha la capacità di porre all’attenzione della Chiesa tutta, la forza del carisma dell’unità, declinato attraverso la Liturgia, il Mistero Trinitario e la Sinodalità, ma anche nel cammino intrapreso dalle nostre Chiese per ricomporre l’unità visibile del Corpo di Cristo, alla luce della storia che Chiese e popoli del Mediterraneo hanno vissuto assieme nei secoli.

Voglia il Signore che è sempre tra noi, benedire questi lavori a gloria del Suo Nome e per la Sua Chiesa.

______

1. P. Evdokimov. L’Ortodossia. Il Mulino

2. J. Meyendorff. La Teologia Bizantina. Marietti

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